IT-Wallet: Come funzionerà il portafoglio digitale? Sarà sicuro?
Il 2024 con l’arrivo di IT-Wallet, nonostante l’Italia resti tra i Paesi europei con il più basso livello di alfabetizzazione digitale, si prevede un progresso tecnologico continuo, mirando a colmare il gap esistente e migliorare le competenze digitali della popolazione.
Questo indice ha visto una accelerazione a partire dal 2020 a causa del Covid-19, del conseguente lockdown e la necessità (o curiosità) di utilizzare maggiormente i servizi web, a volte scoprendo un mondo nuovo fino a prima ignorato. L’arrivo di IT-Wallet ne rappresenta una diretta conseguenza.
Cos’è l’IT-Wallet?
IT-Wallet è (o meglio sarà) una piattaforma digitale che permetterà di archiviare e utilizzare vari documenti ufficiali tramite smartphone. Integrando funzionalità simili a quelle fornite attualmente da SPID e CIE (Carta di Identità Elettronica), l’IT-Wallet si prefigge di semplificare e unificare l’accesso ai servizi pubblici.
Funzionalità e documenti supportati
Inizialmente, l’IT-Wallet includerà documenti come la tessera sanitaria, la carta delle disabilità, e successivamente la patente di guida e altri documenti rilasciati da enti privati.
Questa piccola evoluzione digitale non mira (per ora) a sostituire SPID e CIE, ma a integrarli in un’unica interfaccia più accessibile.
Inoltre, come già succede in altri paesi, alcuni documenti come appunto la patente di guida, avranno valore anche attraverso l’applicazione dedicata, senza bisogno del supporto cartaceo.
Sperimentazione e Implementazione
Una versione dimostrativa, denominata “proof of concept“, è stata testata con un ristretto gruppo di utenti con risvolti positivi. La versione pubblica dell’IT-Wallet, è attualmente prevista per il 30 giugno 2024, con disponibilità per dispositivi Android e IOS.
Se i tempi saranno rispettati, l’attivazione dell’IT-Wallet posizionerà l’Italia in anticipo rispetto agli altri stati dell’Unione Europea. L’Italia sarà il primo paese a disporre di uno strumento che si prevede diventerà uno standard di identificazione in tutta l’UE. Strumenti che invece sono in anticipo (come sempre) in paesi come gli USA, dove sono già utilizzati anche servizi come il discusso IT-ALERT.
It-Wallet: sarà sicura?
Per garantire la sicurezza, l’accesso ai servizi base richiederà un livello di sicurezza 2, che include nome utente, password e OTP (one-time password). Per dati più sensibili, sarà necessario un livello di sicurezza superiore, utilizzando dispositivi con NFC o applicazioni dedicate.
In ambito di servizi online, una sicurezza totale non è mai assicurata. La maggior parte dei rischi, come nel caso di altre frodi online, deriva dalla perdita di dati dovuta a una custodia inadeguata o a truffe di phishing. In Italia, sebbene gli attacchi hacker siano una realtà, gran parte delle frodi e dei furti di dati si verificano a causa di disattenzioni da parte degli utenti.
Conclusioni
Guardando al futuro, l’IT-Wallet si prospetta come un catalizzatore per l’innovazione digitale in Italia, riducendo il divario tecnologico e potenziando l’alfabetizzazione digitale. Questo strumento rappresenta un passo avanti significativo verso una società più connessa e sicura, in linea con gli standard digitali europei.
Redazione Tana delle Volpi
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