Gli effetti collaterali dei metodi contraccettivi classici sono al centro del dibattito sui social: dare voce ai disagi fino ad ora inascoltati delle donne è lo scopo di molte pagine, soprattutto su TikTok, a favore delle campagne per la contraccezione naturale.
I social media si rendono ancora protagonisti, complici di incoraggiare un fenomeno attualmente sulla cresta dell’onda: il controllo delle nascite e i metodi contraccettivi naturali.
Anche se i contraccettivi oggi disponibili hanno cambiato la vita di molte persone, alleggerendo in modo particolare i pensieri delle donne in merito alla preoccupazione di restare incinte, non tutte la pensano allo stesso modo. Se da un lato ci sono quelle che si sentono finalmente libere di vivere il sesso, dall’altro c’è un sommerso inesplorato di donne scontente dei progressi scientifici in merito alla contraccezione. Sono coloro che non hanno avuto delle esperienze positive e che lamentano sintomi ed effetti collaterali che hanno fortemente condizionato le loro vite. Hanno quindi deciso di intraprendere la via della contraccezione naturale.
Il ritorno alla contraccezione naturale
Hanno destato l’attenzione di testate e ricercatori le motivazioni che spingono le donne a fare dei passi indietro rispetto all’odierna contraccezione, preferendo metodi alternativi con meno ricadute sulla loro salute fisica e psichica. In due parole, metodi naturali.
Una nuova ondata di influencer sui social media promuove metodi contraccettivi che non contemplino l’impiego di ormoni e che non siano invasivi. L’hashtag #gettingoffbirthcontrol, ad esempio, ha raggiunto più di 7 milioni di visualizzazioni su TikTok ed è correlato a video di donne che promuovono metodi contraccettivi alternativi, invitando altre donne a smettere di assumere la pillola o di ricorrere ad altri mezzi che ne possano scombussolare l’assetto ormonale.
Tra i sintomi indesiderati lamentati e condivisi da molte donne si annoverano mestruazioni dolorose, cicli irregolari o costanti, depressione, acne e calo della libido. Qui una fonte ufficiale sul Ministero della Salute riguardo la contraccezione ormonale e gli effetti collaterali.
La pratica di detox dai contraccettivi classici, quindi, è quella più in voga, con decine di guide pronte all’uso.
La pillola è pericolosa?
“Quando usi contraccettivi da quando avevi 14 anni e ora che ne hai 22 hai ciclo irregolare, ormoni sballati, infertilità e un tumore al cervello”, recita uno dei tanti video social ad opera di ragazze a favore della contraccezione naturale.
Sono molte le donne, influencer e non, che si rivolgono ad altre donne, invitandole ad interrompere la contraccezione o a non iniziarla affatto, sottolineandone i pericoli per la salute e la correlazione con alcune gravi patologie. Non sono esperte del settore, ma donne e ragazze come tante, che si rivolgono ad una platea pressappoco illimitata. Per questo motivo, il social TikTok, chiamato in causa, si difende affermando di essere una piattaforma impegnata nel controllo e nel contrasto di contenuti volti alla disinformazione medica ma, nonostante questo, il suo feed pullula di video che promuovono campagne di consapevolezza (Fertility Awareness Methods) fatte da donne per altre donne, nell’ambito delle quali vengono sponsorizzati contraccettivi alternativi.
Alcuni di questi riguardano l’uso di applicazioni che consentono di monitorare il ciclo mestruale. Con milioni di download, si affidano alla misurazione della temperatura corporea della donna per stabilirne la fertilità che si basa su “giorni verdi” che indicano una bassa probabilità di gravidanza e “giorni rossi” che, invece, mettono in guardia dal pericolo.
Contagio tramite piattaforme social
Il rischio dei contraccettivi naturali, ovviamente, è quello di ottenere risultati poco attendibili: in particolare per quelli che si basano sulla misurazione della temperatura, basta avere un po’ di febbre, un’infezione, o anche una sbornia per alterare la temperatura corporea e dare falsi positivi. Il metodo, inoltre, non è subito chiaro, ma va appreso nel corso del tempo. Le app stesse hanno bisogno di ottenere abbastanza dati sul ciclo della donna per poterla conoscere e dare un responso che sia più o meno attendibile.
Non sono poche, inoltre, le testimonianze di quelle donne assidue sostenitrici di metodi di contraccezione naturale che sono comunque rimaste incinte.
Il grande successo di queste campagne social è dovuto anche al fatto che online spesso è molto più facile trovare contesti accoglienti, strutturati sulle esperienze dei pari e di persone che condividono gli stessi vissuti. Online è il non-luogo dell’empatia e del contagio emotivo, un rifugio in cui trovare conforto quando si ha l’impressione di non essere ascoltati. Sono molte le donne, infatti, che non sentono presi in carico i propri disagi, neppure dallo stesso sistema sanitario.
È per questo che chi vive la stessa esperienza diventa più autorevole di un medico ed un account TikTok diventa più accogliente di un ambulatorio.
I dubbi sulla contraccezione naturale
Nessun contraccettivo è sicuro al 100%, anche se si ha un ciclo regolare. Qui le fonti ufficiali del Ministero della Salute.
È crescente la preoccupazione in merito ai contenuti a cui sono esposti i giovani sui social media. Il propagarsi di esperienze, guide ed informazioni sui social, infatti, può distorcere i dati e alterarne l’interpretazione. Una ricerca del Pew Research Center condotta nel 2022 mostra come il 26% degli utenti con un’età compresa tra i 18 e i 29 anni considera TikTok come una fonte attendibile di informazioni da cui attingere.
Le campagne che su TikTok incoraggiano e sostengono le donne nel seguire metodi naturali potrebbero generare un’ondata di donne che mette in atto dei comportamenti e prende delle decisioni senza avere le giuste informazioni e senza conoscere le opzioni per loro possibili. In definitiva, il rischio è quello di avere persone poco informate e gravidanze indesiderate. È un rischio plausibile o solo una preoccupazione esagerata in risposta ad una crescente libertà femminile?
Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro